Luoghi del Cuore, In questa sezione anziche sui volti giochiamo con i luoghi

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Crono88
view post Posted on 2/12/2008, 08:57




savio ha detto sataniello che devi andare tu li...questo forum provoca allergia ai carpinesi
 
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savio56
view post Posted on 2/12/2008, 09:03




ALLERGIA ALLA DISCUSSIONE?
DI A SATANELLO CHE DI QUA NON MI MUOVO SE VUOLE SONO SEMPRE PRONTO A DISCUTERE SU QUALSIASI COSA MA IL DOVE LO SCELGO IO.
LASCIO A LUI LA SCELTA DEGLI ARGOMENTI E IL QUANDO.
CIAO
 
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Crono88
view post Posted on 2/12/2008, 09:04




credo che leggerà lui...comunque io ho detto allergia al forum non a questa discussione...non voglio essere frainteso
 
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savio56
view post Posted on 2/12/2008, 09:13




SE SU QUESTO FORUM SI DISCUTE E QUALCUNO NON VUOLE INTERVENIRE PENSO SIA ALERGIA ALLA DISCUSSIONE E FORSE ANCHE AL FORUM.
SENZA ALCUNA POLEMICA.
DAI SATANELLO SAI DI QUANTA STIMA GODI DA PARTE MIA, PER LA TUA STORIA PER IL TUO ESSERE, PER IL TUO FARE. NON PUOI SVICOLARE.
UN ABBRACCIO
 
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savio56
view post Posted on 2/12/2008, 10:43




ALLERGIA
 
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savio56
view post Posted on 3/12/2008, 13:04




Satanello sono ancora in attesa di un tuo qualificato intervento (puoi farlo sull'AGAPE, sulle iniziative di beneficenza, su quello che ti pare).
Il confronto serve sempre senza se e senza ma.
Ciao
 
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savio56
view post Posted on 4/12/2008, 08:54




PER IBRA E SATANELLO SONO STATO VISITATORE DEL FORUM IN QUESTIONE, NON HO IL PIACERE DI CONOSCERE IBRA08 NE SATANELLO (ANCHE SE CREDO ANZI HO LA CERTEZZA DI SAPERE CHI E') BARLOW PERCHE' COINVOLGERLO IN SITUAZIONI VOSTRE? IBRA HAI CONOSCIUTO BARLOW PER QUELLO CHE DICE? QUAL'E' IL PROBLEMA NON SEI D'ACCORDO CON QUANTO DETTO? BENE UNO CHE LA PENSA DIVERSAMENTE. MI FA' PAURA UN QUALSIASI POSTO DOVE TUTTI LA PENSANO ALLO STESSO MODO. BE MI SPIACE PER VOI MA IL NON ALLIENEAMENTO E' UN VALORE IMPORTANTE NON SARO' MAI UNO YES MAN. SE VOLETE EVITARE I MONOLOGHI POTRESTE RISPONDERE QUI, MA FORSE QUI SI RAGIONA IN MODO DIVERSO.
PER SATANELLO ASPETTO UN TUO INTERVENTO SAI CHI SONO, SAI COME LA PENSO, SAI CHE SONO DI PAROLA, MI SPIACE DEL TUO RIFIUTO AD INTERVENIRE.
NON SO IL PERCHE'.
TI POSSO ASSICURARE CHE BARLOW VOLA ALTO PIU' IN ALTO DEI COLPI DI TESTA DI IBRAIMOVIC.
CMQ IO SONO VIRTUALMENTE QUI QUANDO VUOI, COME VUOI SU QUALSIASI COSA VUOI (IN MANIERA COSTRUTTIVA SOLO E SEMPRE PER CARPINO ANCHE DA PUNTI DI VISTA DIVERSI).
SAVIO
 
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savio56
view post Posted on 4/12/2008, 11:37




Fronte del no contro l’asse tra etica idee e risorse


di Giuseppe De Tomaso

Che l’Italia del Nord non meriti di salire in cattedra per distribuire le pagelle al resto della nazione è fuor di dubbio. L’Unità d’Italia si è rivelato un grande affare soprattutto per quell’area geografica che il «federalista» Umberto Bossi avrebbe ribattezzato col nome di Padania. La spesa pubblica del primo mezzo secolo di unità nazionale ha privilegiato soprattutto il Settentrione, come hanno incessantemente denunciato i padri del pensiero meridionalistico, da Giustino Fortunato (1848-1932) a Guido Dorso (1892-1947). Che, dopo l’avvento della Repubblica, il Mezzogiorno sia stato tacitato con l’Intervento straordinario mentre l’Intervento ordinario, assai più consistente, abbia preso la strada delle nebbie del Po, è riconosciuto anche dai pensatori nordici più imparziali. Ma le attenuanti qui accennate non bastano ad assolvere il Sud dall’accusa di non aver saputo badare a se stesso, restando prigioniero di una sorta di complesso di Peter Pan che quando passa dalla psicanalisi all’economia non può che produrre disastri su disastri.
C’è poco da discutere. Il presidente Napolitano ha mille ragioni da vendere. Tra l’altro, essendo egli un intellettuale meridionale, non può essere sospettato di «leghismo strisciante» o di «intelligenza col nemico», come si sarebbe detto una volta. Chiamando il Sud ad un’autocritica e ad un’autoriflessione sull’amministrazione della cosa pubblica, Napolitano intende mettere con le spalle al muro le classi dirigenti: politiche, burocratiche, imprenditoriali e culturali. Traduzione: prima di protestare contro il federalismo spinto o le insofferenze da parte dell’Italia ricca, il Mezzogiorno deve guardarsi allo specchio e farsi un’esame di coscienza. Se anziché incamminarsi sulla via dello sviluppo oggi, complice la recessione mondiale, pare avviato sulla via del sottosviluppo, la colpa non va certo addossata a Camillo Benso conte di Cavour (1810-1861) o agli austriaci, alle multinazionali o al più modesto Borghezio. La colpa principale, infatti, va addebitata alle classi dirigenti del Sud.
E’ colpa loro se, nel Mezzogiorno, le idee e i soldi si incontrano raramente, e quando ciò accade, l’evento sa di miracoloso, tanto che sùbito scatta il fuoco di sbarramento contro il capitano coraggioso che ha osato sfidare la routine e l’assistenzialismo. Antonio Genovesi (1713-1769), economista campano dell’altro ieri, aveva capito tutto: «Il problema del Mezzogiorno d’Italia è uno. Ad ogni iniziativa o problema da risolvere si risponde “Non si può”». E’ cambiato poco o punto da quei tempi. E’ ancora il nonsipuotismo il virus che frena la crescita del Sud, condannandolo alla statura e al chiasso dei nani di Biancaneve.
Eppure nel Dna dei meridionali albergano certi spiriti capitalistici che avrebbero eccitato persino Joseph A. Schumpeter (1883-1950), massimo cantore, dopo il Karl Marx (1818-1883) del Manifesto dei lavoratori, delle virtù «rivoluzionarie» della borghesia imprenditoriale. Se nel Mezzogiorno non sono molti i Natuzzi o i Ciccolella che sono diventati leader mondiali nei rispettivi settori (divani e fiori), nel Nord non si contano i big dell’industria e della finanza, con sangue meridionale. Due nomi su tutti, al top della classifica: Roberto Colaninno (Piaggio) e Leonardo Del Vecchio (Luxottica). Segno che il Sud non difetta di quei fuoriclasse in grado di portare una regione o una città a lottare per lo scudetto della produttività e redditività.
Ma è il Contesto a remare contro. Contesto è quella pubblica amministrazione nei cui uffici regna la regola del tre (uno lavora, uno lavora pochino, uno non lavora affatto). E’ quella burocrazia, in cui la cultura della procedura surclassa la cultura del risultato, e in cui l’imperativo formalistico delle «carte a posto» ignora tutte le esigenze di sviluppo. E’ quella magistratura, le cui indagini a volte sembrano ignorare il Fattore Tempo, fattore che per le imprese è più prezioso di un finanziamento milionario a fondo perduto: anni e anni con i cantieri fermi per poi magari riconoscere che la legge era stata rispettata. E’ quella classe politica che concepisce il mondo dell’iniziativa privata non come uno «Stato di imprenditori», ma come «imprenditoria di Stato», vale a dire un pool di fortunati plutocrati prescelti, in modo simil-putiniano, solo per meriti di obbedienza e fedeltà. E’ quella classe imprenditoriale che antepone la cultura dell’anticamera alla cultura della fabbrica, che preferisce i «salotti» alle «idee», che vuole produrre non per soddisfare la platea dei consumatori, ma per assecondare le direttive dei cacicchi locali. E’ quella schiera di uomini di cultura che lisciano il pelo ai vizi del Mezzogiorno e delle sue élites ricorrendo al solito cliché del benaltrismo (ben altri sono i problemi). Per non parlare poi degli sprechi e di quella «crisi morale» che, nelle parole del Presidente, è all’origine di tutti gli altri mali.
Intendiamoci. Il Nord non è tutto rose e fiori, anche perché ciò che da noi si chiama clientela colà è denominato lobbismo. I cosiddetti Poteri Forti, industriali e corporativi, stanno tutti lì, e sono bravissimi nell’intercettare gli aiuti di Roma. Ma Napolitano ha centrato il punto, sferzando i decisori meridionali: il Sud non può urlare contro le strategie dello Stato centrale che spesso, aggiungiamo noi, tengono conto soprattutto delle richieste del Nord, se non si mette in condizione di camminare da solo. Ormai è diventato grande
da la Gazzetta del Mezzogiorno.
meditate meditate
 
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savio56
view post Posted on 5/12/2008, 11:57




Ho visitato quel forum, ho letto quanto scritto da Ibra e Satanello sono doverosi alcuni piccoli commenti.
Sembra strano ma guai a toccare "La Casta, la castetta etc etc,".
Quante delle promesse fatte in campagna preelettorale e postelettorale sono state mantenute?
Che sviluppo ha avuto Carpino? del resto del gargano della Capitanata, della Puglia mi interessa relativamente, perchè sono Carpinese, perchè il mio paese è sempre stato tagliato fuori sia dai Santi che dal mare.
Esiste ancora la lesa maesta? possibile che non si possa discutere i comportamenti politici, le decisioni politiche delle istituzioni? credo sia un diritto anzi un dovere visto che le opposizioni poco si oppongono.
Poi la storia di ognuno di noi ha il diritto di essere rispettata.
avete letto l'articolo cui sopra? tratto della GdM, avete sentito il Presidente della Repubblica? Ora non posso credere che la classe politica (tutta) non abbia responsabilità sugli ultimi 100/200/300/1000 anni.
Caro Satanello io spero anzi sono convinto che tu ti dia da fare affinchè le condizioni socio-economiche del tuo paese migliorino, sono convinto del tuo impegno affinchè tutti abbiano pari diritti e pari doveri, non capisco l'astio (non tuo) nei confronti di una Associazione che (UNICA) nella storia di carpino resiste ancora, anzi si migliora anno dopo anno a prescindere dall'amministrazione civica corrente. Credo che il CFF sia patrimonio di tutti i Carpinesi e come tale va tutelato, il problema è che rispetto a 30 anni fa il nostro tessuto sociale si è disgregato, disciolto nelle polemiche dei comizi, nelle carte dei tribunali, nei gesti quotidiani, nel vivere e a volte sopravvivere in un paese che giorno dopo giorno perde l'anima, la coscienza,la gioventù. Cosa ha fatto la classe dirigente di questo paese per arginare tali fenomeni? Anzi vi è una classe Dirigente in questo paese?
Tutto ciò in maniera costruttiva e molto dialogante come fine ultimo la rinascita di Carpino.
Ciao
 
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Crono88
view post Posted on 5/12/2008, 13:19




ma satanello non è carpinese...o per lo meno non lo sarà dentro...non si è nemmeno iscritto a questo forum...le idee costruttive a carpino vengono subito scartate
 
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savio56
view post Posted on 15/12/2008, 10:05




L'Amministazione Provinciale ha appaltato i lavori per la realizzazione dei laboratori di informatica e di chimica al liceo di Carpino - La prossima settimana sarà indetta la gara d'appalto per la realizzazione della palestra.
Finalmente una bella notizia, finalmente qualcosa per Carpino e speriamo che non finisca qui.
La mia fonte è sicura!
Ciao
Savio

Se la fonte vuole posso fare none e cognome anche per avviare finalmente pquel percorso di traversalità che dovrebbe avere come fine ultimo migliorare Carpino.
resto in attesa in merito.
 
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trattino
view post Posted on 15/12/2008, 16:54




e chi è?
Balzebù?
 
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savio56
view post Posted on 16/12/2008, 09:17




Peggio!!!!!
Comunque qualcosa si muove!
 
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trattino
view post Posted on 16/12/2008, 14:33




Si ne ho sentito parlare anche io di sta cosa del Liceo, veramente oltre la palestra so anche di laboratori di informatica e di chimica.

Speriamo che si facciano, io sono uno di quelli che ha fatto lezione nel garage dello stabile adibito a Liceo.

Per ora però non ho trovato nulla di ufficiale. Vedremo la settimana prossima se uscirà il bando di gara.
Al momento ci atteniamo all'ufficiosità.
Solo che sta fonte che non vuole essere citata che razza di fonte è? Non stiamo mica parlando di un reato.
 
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31 replies since 12/11/2008, 17:27   731 views
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